Freccia Vallone 2020, Mauri Vansevenant a un passo dal sogno: “Peccato per la sfortuna nel finale, potevo farcela”

Mauri Vansevenant ha sognato alla Freccia Vallone 2020. Il  belga, infatti, dopo essersi inserito nella fuga del mattino aveva ancora quasi 30” di vantaggio quando è caduto poco dopo essere entrato negli ultimi cinque chilometri di corsa. Il corridore della Deceuninck-QuickStep si è anche rialzato subito, ma è stato ovviamente ripreso ai piedi del Muro di Huy, che ha poi incoronato Marc Hirschi. Per il classe 1999 si tratta comunque di una prestazione importante in quella che è soltanto la sua seconda corsa World Tour (la prima al Delfinato non era andata benissimo con un ritiro quasi immediato).

“È stata una giornata difficile, eravamo pochi davanti e sapevamo sarebbe stato così, ma più il tempo passa e più avevo fiducia – ha spiegato ai nostri microfoni dopo il traguardo, mostrandosi consapevole del valore della sua azione – Poi alla fine sono stato sfortunato e magari senza quella caduta sarei potuto arrivare anche al traguardo, ma è andata così, andrà meglio la prossima volta. Avevo buone gambe e buone sensazioni e c’erano molte chance di farcela, a volte funziona e a volte no, ma bisogna sempre provarci.

Il periodo di adattamento del ventenne nel nuovo team, a cui si è aggregato soltanto dallo scorso quindici luglio, sembra comunque già completato: “Sono professionista solo da agosto (data della sua prima gara con la compagine di Lefevere – ndr) , è un bel team, una bella atmosfera e mi piace. Sì, le Classiche delle Ardenne sono adatte a me, ma mi piacciono salite un po’ più lunghe. Quelle sono più a mio vantaggio, ma anche queste corse sono molto belle per me.

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